Pubblico questa nota sul mio blog perché solo ora sono
riuscito a completarla in tutti i suoi aspetti. Spero che sarà possibile
inserirla per intero o in sintesi nel libro che fortunatamente conosce una
certa diffusione e quindi sarà certamente ristampato.
Con questa nota
intendo ringraziare quanti hanno contribuito alla stesura del testo "Insegnare al principe di Danimarca"
La redazione finale è solo opera mia, nel senso di
averne la piena responsabilità. Ho fatto tutto il lavoro che è durato circa 18
mesi da solo, è stata mia la fatica ed il dolore di rimettere mano in una
materia caratterizzata da un
doppio lutto, quello della perdita
irreparabile della mia compagna, e quello della fine ignominiosa del
Progetto Chance a cui insieme avevamo destinato le nostre migliori energie.
In quei mesi ho lavorato contemporaneamente per tenere in vita quanto di prezioso lasciava a tutti la vita di Carla, e per rimettere in piedi un gruppo di lavoro che continuasse quelle pratiche, perché senza una ripresa attiva del lavoro anche le buone idee contenute nel libro diventavano un necrologio piuttosto che un invito all’impegno. In questo lavoro sono stato sostanzialmente solo perché è quello che succede di norma quando un gruppo viene sconfitto e scompaginato: ciascuno è restato a leccare le proprie ferite, troppo sconvolto per riprendere un percorso. Capisco il disagio di tanti colleghi ma sta di fatto che ho avuto solo l’aiuto di giovani che condividono la nuova impresa e di antichi amici tra cui principalmente Adriano Sofri. Adriano mi ha aiutato soprattutto col sostegno morale di chi ha subito poco prima lo stesso lutto e di chi aveva un particolare legame affettivo con Carla. Senza di lui avrei forse ceduto le armi. Ma insieme al sostegno morale Adriano si è sobbarcato il lavoro più ingrato leggendo e rileggendo il testo per individuare incongruenze, punti e virgole fuori posto, maiuscole ballerine, nomi errati, passaggi oscuri. Infine Adriano ha chiesto di non essere citato. Credo che il motivo principale sia stato il non voler focalizzare su questo libro ostilità a lui dirette che come è noto non mancano mai. Dopo qualche tentativo di replica ho dovuto accettare e ancora non so se ho fatto bene. Tuttavia l’editore, all’oscuro di questo nostro dibattito, aveva già pubblicato un annuncio (che tuttora gira in qualche angolo dimenticato del Web) in cui Adriano Sofri figurava tra i curatori. Questo è bastato a far sorgere interrogativi e interpretazioni e quindi a far entrare dalla finestra ciò che si voleva evitare.
In quei mesi ho lavorato contemporaneamente per tenere in vita quanto di prezioso lasciava a tutti la vita di Carla, e per rimettere in piedi un gruppo di lavoro che continuasse quelle pratiche, perché senza una ripresa attiva del lavoro anche le buone idee contenute nel libro diventavano un necrologio piuttosto che un invito all’impegno. In questo lavoro sono stato sostanzialmente solo perché è quello che succede di norma quando un gruppo viene sconfitto e scompaginato: ciascuno è restato a leccare le proprie ferite, troppo sconvolto per riprendere un percorso. Capisco il disagio di tanti colleghi ma sta di fatto che ho avuto solo l’aiuto di giovani che condividono la nuova impresa e di antichi amici tra cui principalmente Adriano Sofri. Adriano mi ha aiutato soprattutto col sostegno morale di chi ha subito poco prima lo stesso lutto e di chi aveva un particolare legame affettivo con Carla. Senza di lui avrei forse ceduto le armi. Ma insieme al sostegno morale Adriano si è sobbarcato il lavoro più ingrato leggendo e rileggendo il testo per individuare incongruenze, punti e virgole fuori posto, maiuscole ballerine, nomi errati, passaggi oscuri. Infine Adriano ha chiesto di non essere citato. Credo che il motivo principale sia stato il non voler focalizzare su questo libro ostilità a lui dirette che come è noto non mancano mai. Dopo qualche tentativo di replica ho dovuto accettare e ancora non so se ho fatto bene. Tuttavia l’editore, all’oscuro di questo nostro dibattito, aveva già pubblicato un annuncio (che tuttora gira in qualche angolo dimenticato del Web) in cui Adriano Sofri figurava tra i curatori. Questo è bastato a far sorgere interrogativi e interpretazioni e quindi a far entrare dalla finestra ciò che si voleva evitare.
Quindi qui ringrazio innanzi tutto Adriano Sofri per il suo
sostegno e per il lavoro umile compiuto; ringrazio tutti i colleghi e gli
educatori, gli psicologi, i dirigenti che hanno contribuito a tenere in vita
il progetto Chance e ringrazio con grande calore tutti quelli che stanno contribuendo a mandare avanti, ormai da
due anni, le attività del progetto E-VAI che cerca di tenere in vita le
metodologie proprie del progetto
Chance. Il lavoro di queste
persone è alla base delle cose scritte in questo testo. Carla tra noi era quella
che meglio riusciva a trovare le parole giuste per parlare del nostro lavoro ma
che aveva anche una estrema sensibilità a dare voce agli altri piuttosto che
comportarsi come il proprietario delle idee o delle parole che scriveva. Mai
come nel suo caso è appropriato dire che è la voce di un gruppo anche quando
parla in prima persona. Senza il lavoro delle persone citate le parole scritte
non avrebbero senso.
Così come è
importante il cantore è fondamentale l’editore: I pensieri e le parole dei Maestri
di strada sono diventate pensiero
di un movimento attraverso Carla e la preziosa pubblicazione da parte della rivista Una Città
(http://www.unacitta.it/newsite/interviste.asp)
(http://www.unacitta.it/newsite/interviste.asp)
Questo ringraziamento avrebbe dovuto comparire fin dalla
prima edizione, se ciò non è accaduto è per un mio imperdonabile errore i cui contorni
descrivo qui di seguito, così come cito tutti gli scritti a cui ho attinto in
modo che chi vorrà potrà esercitarsi a ritrovare le radici più lontane di un
pensiero complesso per origine e organizzazione.
Insegnare al Principe di Danimarca è il risultato di un lavoro di composizione basato sugli
scritti di Carla Melazzini di cui una parte importante pubblicati, un’altra
parte fogli di lavoro utilizzati nel suo lavoro, altri appunti. Inoltre ho utilizzato scritti
riguardanti la nostra città e il
nostro lavoro di altri autori più o meno direttamente connessi al continuo
lavoro di riflessione sulle nostre pratiche. Infine ci sono scritti di paternità incerta o collettiva
facenti parte del repertorio di osservazioni su cui si basano le pratiche
educative che caratterizzano i Maestri di strada. Molte volte esistono due versioni dello stesso scritto, una
interna, l’altra per la pubblicazione, e qualche volta ho mescolato le versioni
perché serviva a dare continuità alla narrazione, altre volte ho utilizzato
scritti che non sono di Carla per costruire qualche riga di raccordo e comunque ho riletto tutto e
assemblato una prima versione che comprendeva più o meno tutto il materiale di
cui fornisco l’indice.
Gli scritti più organici sono ovviamente quelli destinati ad
un uso pubblico o alla pubblicazione. Qualche persona particolarmente gentile
nei miei confronti mi ha chiesto se le parti più oscure sono scritte da me e
quelle più chiare da Carla. Posso rassicurare altri che abbiano questa
impressione: le differenze stilistiche e la comprensibilità è dovuta alla
differenza dei destinatari: sono più comprensibili le parti che hanno un
destinatario ‘universale’ meno quelle che sono contestualizzate a destinatari
già addentro alla narrazione. Gli interventi redazionali sono stati di poche
righe o solo di qualche parola.
Non ho segnalato queste cose, perché non si tratta di un saggio ma
sostanzialmente di una narrazione così come ho potuto riviverla poggiandomi
sugli scritti di Carla e quelli interni al progetto Chance.
Scorrendo l’indice che segue il lettore si rende conto che
una parte importante del
testo ha attinto agli articoli
pubblicati per trenta anni, 1978-2008, prima su Report poi su Una Città. “Una città” ha avuto un ruolo importante perché Carla si riteneva, come
del resto io stesso, un redattore e un socio di questo meritorio giornale.
Scorrendo l’indice ci si rende
conto che interi articoli sono riprodotti tal quali, ma anche che molti
non sono stati inseriti nel testo definitivo. Visitando il sito di Una città (http://www.unacitta.it/newsite/interviste.asp) chiunque può facilmente ricostruire la
sequenza completa degli articoli che costituiscono un archivio organico
riguardante la vita di una grande città e il lavoro educativo dei Maestri di
Strada.
Era mia intenzione inserire il riferimento di ogni parte
inserita ed avevo costruito la prima versione in questo modo. Già così il testo
veniva continuamente spezzato; ma successivamente, intrecciando ed integrando i
vari brani, sarebbe stato improponibile. Così ho eliminato i riferimenti
intermedi. Avrei dovuto apporre questa nota alla fine del libro, ma quando è
arrivato il momento ero al massimo della confusione e della fatica e non ce
l’ho fatta a compiere l’ultimo sforzo, ho scelto, per non fare torto a nessuno,
di fare torto a tutti non citando nessuno. Si è trattato di un grave errore per
il quale non ho scusanti. Qualcuno ritiene che gli errori debbano essere interpretati e rimandati a qualche colpa. Forse
hanno ragione ma io non posso aiutarli in questo esercizio. Mi addolora aver
provocato queste reazioni, non bisognerebbe mai commettere questo genere di
errori perché ciò induce altri a riaprire proprie ferite e disagi. E’ la
lezione più grande che abbiamo appreso negli anni del progetto Chance: un
errore – anche piccolo - è in genere il punto di partenza per una reazione a
catena di grandi proporzioni. Con questa nota chiedo scusa a chi è stato
escluso dal condividere fin dall’inizio la nuova vita degli scritti di Carla.
Questo non basta a mettere riparo al danno fatto ma almeno serve non provocare
danni ulteriori.
Carla Melazzini - Cronache degli anni ’80 (pubblicate da Report)
Scritti infantili sul rapimento Moro (1978.07.21
)
Callas - sublime per il piacere di esserlo (1980
)
Il re è a caccia (1982 )
Labriola e la leggenda della Camorra (1982.04.04 )
Quattro storie quotidiane (1982.05.04 )
Bettelheim - E io sono scampato a
raccontarvelo (1985.01.01 )
La sacrosanta noia delle scolaresche (1985.07.25
)
Il tulipano finto (1985.12.01 )
Articoli ed interviste pubblicate dalla rivista Una città
Inattualità dell’attualità di Carla Melazzini - N° 35 / Ottobre 1994
I nomi del maestro di Carla Melazzini - N° 38 / Gennaio/Febbraio 1995
Cos’hai? Intervista a studente napoletano di Carla
Melazzini - N° 39 / Marzo 1995
Osservazioni di un insegnante genitore refrattario di Carla Melazzini - N° 40 / Aprile 1995
Agostino. Carla Melazzini discute dei ragazzi di Napoli di Carla Melazzini - N° 41 / Maggio 1995
Anna Moreno L’asilo nido a cura di C. Melazzini - N° 44 / Ottobre 1995
Il doppio Ismaele di Carla Melazzini - N° 47 / Gennaio/Febbraio 1996
Luisa Melazzini - Ti
scrutano a cura di C. Melazzini - N° 49 / Aprile 1996
In lode dello sradicamento di Carla Melazzini - N° 52 / Agosto/Settembre 1996
Pasquale Dentice - La causa a cura di C. Melazzini - N° 52 / Agosto/Settembre 1996
Dove vivere non è bello di Carla Melazzini - N° 54 / - Novembre
1996
Monsignor Raffaele Nogaro Fedeli ai poveri a cura di Carla
Melazzini e Nicola Magliulo - N° 55 / Dicembre/Gennaio 1997
Le strade del libro e del lavoro – Interviste a Giuseppe, Maurizio e Nicola di Carla
Melazzini - N° 58 / Aprile
1997
Teresa Centro - Se l’alternativa è la noia.doc a cura di C. Melazzini - N° 61 /
Agosto/Settembre 1997
Rosso fuoco di Carla Melazzini - N° 68 / Maggio 1998
Ragazzi a Ercolano - Intervista a Ciro a cura di Katia Alesiano - N° 75 / Marzo
1999
Ciro Naturale - Disordine pubblico a cura di C. Melazzini - N° 82 / Gennaio 2000
Amalia Aiello, Anna La Rocca, Rita Iannazzone,
La storia del brutto anatroccolo... a cura di C. Melazzini - N° 83 /
Febbraio 2000
Carmine Amato, Maria Alcidi
- Beh, nel far dire loro "posso scegliere" si e' gia' fatto
tanto a cura B. Bertoncin - N° 85 / Aprile 2000
Anna Milone - Era
li’, davanti a casa... a cura di C. Melazzini - N° 89 / Ottobre 2000
Quel libro dello scarrafone di Carla Melazzini - N° 101 / Febbraio 2002
Quei nostri ragazzi (uccisione di Filippo) di Carla
Melazzini - N° 104 / Maggio
2002
Fortuna, Maria, Patrizia e Tonia - Le mamme sociali a cura di C. Melazzini - N° 107 / Ottobre 2002
Oltre il giardino di Carla Melazzini - N° 110 / Febbraio 2003
Caroline Peyron e Rita Iannazzone - L’ah delle cose a cura di C. Melazzini - N° 110 /
Febbraio 2003
Alfonso e Teresa - Sono di barra anch’io a cura di C. Melazzini - N° 112 /
Aprile 2003
Ciro Naturale - Ciro non va da nessuna parte a cura di C. Melazzini - N° 114 /
Luglio/Agosto 2003
Il pane e le brioches di Carla Melazzini - N° 116 / Ottobre 2003
I gigli di barra a cura di C. Melazzini - N° 116 / Ottobre 2003
Margherita Fusco -
Cosa ha fatto la scuola per loro
a cura di C. Melazzini - N° 120 / aprile 2004
Salvatore, Pasquale e Gaetano - Mi sono costituito a
Orvieto... a cura di C. Melazzini - N° 131 /
agosto-settembre 2005
Un incontro, una possibilità di Carla Melazzini - N° 133 / - Novembre
2005
Ciro Naturale - Il
giglio dei ragazzi a cura di C. Melazzini - N° 137 / marzo 2006
La buona relazione di Carla Melazzini - N° 141 / agosto-settembre 2006
Una vita senza lavoro... di Carla Melazzini - N° 146 / marzo 2007
Teresa Centro - Il secondo imprinting a cura di C. Melazzini - N° 146 /
marzo 2007
Monnezza lettera da Napoli di Carla Melazzini - N° 153 / febbraio 2008
Biagio - Tra
pescatori ci si saluta... a cura di C. Melazzini Barbara Bertoncin - N° 153 /
febbraio 2008
Rosa Apice - Non è che avrei voluto fare chissà cosa... a cura di C. Melazzini
Barbara Bertoncin - N° 155 / aprile 2008
Se sentirete ancora parlare di Ponticelli...
di Carla Melazzini - N° 157 /
giugno/luglio 2008
Mamma Patrizia a cura di Barbara Bertoncin - N° 158 /
agosto-settembre 2008
Gaetano Salvemini - Coco’ all’università di Napoli o la scuola
della mala vita a cura di C. Melazzini - N° 159 / ottobre 2008
Giovanni Giuseppe Moreno
- I numeri e la forma a cura di C. Melazzini - N° 160 / - Novembre
2008
Articoli riguardanti la scuola e la città
(di Cesare Moreno, pubblicati
nella rivista Una città)
La fatica di Napoli - N° 027 / - Novembre 1993
Ragazzi di strada - N° 031 / Aprile
1994
Senza reciprocità nulla funziona - N° 033 /
Giugno 1994
Salvatore Afflitto -
Quel fax… - N° 057 / Marzo
1997
La lezione del fango - N° 068 /
Maggio 1998
L’obbligo democratico - N° 100 / gennaio 2002
Dove si finisce - N° 111 / Marzo
2003
Se qualcuno della società civile “si presenta”… - N° 137 / marzo 2006
La pedana che non c’è piu’ - N° 153 /
febbraio 2008
O. H. Mendjia, A. Presti, J. Rossetto, D. Calabresi, Il bello della città - N° 157 / Giugno/luglio 2008
Articoli riguardanti Napoli, la scuola, il progetto Chance
(realizzati dalla
redazione di Una città)
Amato Lamberti - Camorra a cura Cesare Moreno, Massimo Tesei - N° 31 / Aprile 1994
Emilio Lupo - La salute e il quartiere a cura di
B. Bertoncini - N° 122 /
luglio-agosto 2004
Gianni Manzo - L’educatore a cura di B. Bertoncini - N° 156 / maggio 2008
Giuseppe Ferraro - Dare luogo alla filosofia a cura di B. Bertoncini - N° 117 / - Novembre/Dicembre
2003
La gita ai quartieri spagnoli… Lucia Marchetti - N° 89 / Ottobre 2000
Maestri di strada Marco Rossi Doria - N° 43 /
Settembre 1995
La sponda adulta Marco Rossi Doria - N° 72 / - Novembre 1998
Peppe Marmo - Il paio di silver a cura di B. Bertoncin - N° 122 /
luglio-agosto 2004
Roberto Esposito - Dono e dovere a cura di B. Bertoncin - N° 71 /
Ottobre 1998
Stefano De Matteis - Il culto degli anonimi a cura di B. Bertoncin - N° 67 /
marzo 1998
Tiziana Iorio - Ti svegli e non sai quali sono le regole a cura di B. Bertoncin - N° 139 /
maggio 2006
Dai verbali del Progetto Chance 1998-2008 - inediti
Relazione
Bonavita (1998.06.11)
Osservazioni
Primo incontro servizi sociali (1998.08.15)
Indice
della documentazione (1998.10.15)
Verbale
Lello (1998.10.15)
Verbale
servizi sociali (1998.10.15)
Verbale
animatori (1998.11.23)
Ammissione
Carderopoli (1999.01.02)
Colloqui
individuali (1999.03.26)
Verbale
(2000.09.13)
Valente
(2000.09.26)
Di
Maro (2000.09.27)
Milone
(2000.10.01)
Perna
(2000.10.01)
Verbale
programmazione (2000.10.11)
Verbale
inizio (2000.10.25)
Accoglienza
2 3 4 (2001.09.17)
Valutazione
colloqui (2001.09.20)
Verbale
livelli successivi (2001.09.28)
Verbale
selezioni (2001.10.01)
Verbale
2 3 lvello (2001.10.19)
Petriccione
(2001.10.23)
Programmazione
(2001.11.14)
Programmazione
(2002.02.27)
Programmazione
(2002.03.06)
Programmazione
(2002.05.08)
Organizzazione
livelli (2002.05.21)
Interistituzionale
(2002.09.05)
Antropologia
laboratorio storico (2003.05.03)
Imparare
l’arte (2003.10.06)
Verbale
S. Giovanni (2004.01.19)
Antropologia
restituzione Ghione (2006.09.05)
Antropologia
Linee generali (2006.09.05)
Antropologia
prima riunione (2006.09.05)
Antropologia
Promemoria (2006.09.05)
Antropologia
scheda inizio (2006.09.05)
Progetto
educativo Chance (2007.01.29)
Formazione
educatori (2007.02.12)
Sulla
funzione gruppo (2007.03.13)
SGB
programmazione (2008.01.14)
|
Scritture in corso di vari partecipanti al progetto Chance
Questionari
sulla mafia (1995.02.08)
Incontro
servizi sociali sh (1998.09.15)
Primo
Incontro servizi sociali (1998.09.15)
Barricate
a chance (1999.03.08)
Verbali
psicologici (1999.06.16)
Intricato
ma intrigante (2002.05.10)
Simona
seminario (2002.06.01)
Zone
franche (2002.07.03)
Dilemmi
di Antonio ovvero Antonio come dilemma (2002.10.01)
Gianluca
- Una speranza intrisa di dolore (2002.11.18)
Sui
fatti di Procida (2005.02.06)
Schema
per la Valutazione (2005.05.02)
Violenza
cronica e traumi (2005.09.16)
Il
tutor nell’azione didattica (2006.01.11)
Parametri
del successo (2006.03.25)
Chance2,3.. (2006.03.27)
Gli
OFIS-Chance (2006.04.01)
Comunità
che apprende
Relazione all’Università di Huelva (2006.05.04)
Riassunto
sulla didattica (2006.05.23)
Seminario
sui Tutor (2006.06.08)
Rustin
– Apprendimento ed emozioni (2006.06.19)
Restituzione
gruppo 2007 (2007.03.21)
Linee
di luce - educare nella scuole e nella strada (2007.05.03)
Circle
Time su un caso di furto (2007.05.30)
Camminare
(2007.06.19)
Mansionario
dei genitori sociali (2007.06.25)
Perché
i tutor sono assenti (2007.11.21)
Un
mondo al congiuntivo (2008.07.10)
Se
ne è andata (2009.12.14)
|
Fogli di lavoro – Scritti discussi in varie
occasioni formative per gli operatori del Progetto Chance
Il
ragazzo e la scuola (1993.10.14)
Testi
mafia (1994.04.20)
Antologia
1 (1996.01.04)
Antonio
(1996.01.17)
Antologia
2 (1996.02.28)
Primo
giorno (1996.03.31)
Chi
sono (1996.04.26)
Anna
e Susi (1996.06.11)
Relazione
anno scolastico (1998.06.16)
Alessandro
De Cicco (1998.09.17)
Antonio
Castaldo (1998.09.17)
Colloquio
Pugnetti (1998.11.18)
Colloquio
Sipone (1998.11.21)
Colloquio
Cesarano (1998.11.22)
Colloquio
Esposito (1998.11.22)
Legittimità
dei sentimenti - Lello (1999.01.06)
Relazione
anno scolastico (1999.06.16)
Oltraggioso
e non vero (1999.12.15)
Esami
(2000.03.26)
Colloquio
Valente Valerio (2000.09.27)
Colloquio
Perna Ciro (2000.10.01)
Corpo
a Chance (2000.12.06)
Didattica
della parola (2001.05.13)
Autovalutazione
(2001.07.03)
Relazione
seminario linguistico (2001.10.28)
Orientamento
programma (2002.03.17)
Parole
per Adriano Sofri (2002.03.25)
Buone
prassi - accoglienza (2002.09.26)
Buone
prassi - rituali (2002.09.27)
Buone
prassi - Spazi (2002.09.29)
Buone
prassi - sulla separazione (2002.10.01)
Buone
prassi - genitori sociali (2002.10.07)
Buone
prassi - leggendo verbali in
controluce (2003.01.06)
Commissione
linguistica (2003.03.18)
Starace
su droga (2003.10.24)
Buone
prassi - 1 2 3 (2003.12.03)
Intervista
alle Mamme Sociali (2003.12.05)
Esplorando
alla ricerca del lavoro VR (2003.12.09)
Narrazione
ed espressione artistica (2003.12.16)
Come
promuovere la lettura (2004.01.15)
Buone
prassi - Codocenza (2004.01.18)
Marco
Bifani (2005.01.16)
Melissa
- Mio padre in carcere (2005.06.07)
Sulla
funzione del gruppo (2007.03.13)
Istituzione
sperimentazione (2007.09.18)
Relazione
OFIS (2007.11.28)
Osservazioni
su una lezione di inglese (2008.01.18)
|
Alcune uccisioni di ragazzi nelle cronache del
tempo
Giovanni Gargiulo (1998.02.18
Cesare
Nordino (2001.08.05)
Filippo
Nocerino (2002.03.30)
Interviste di allievi del Progetto Chance ad adulti
Intervista
ad assessore Tecce (2003.12.01)
Intervista
alle Mamme Sociali (2003.12.05)
Intervista
a Cesare Moreno (2003.12.12)
Intervista
Rossi Doria (2003.12.12)
Intervista
a Teresa Centro (2007.03.02)
Intervista
n.1 (2007.11.12)
|