sabato 9 novembre 2013

La volpe e la cicogna


La volpe e la cicogna erano buone amiche. Un tempo si vedevano spesso, e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna; per farle uno scherzo, le servì della minestra in una scodella poco profonda: la volpe leccava facilmente, ma la cicogna riusciva soltanto a bagnare la punta del lungo becco e dopo pranzo era più affamata di prima.
- Mi dispiace - disse la volpe - La minestra non è di tuo gradimento?
- Oh, non ti preoccupare: spero anzi che vorrai restituirmi la visita e che verrai presto a pranzo da me - rispose la cicogna.
Così fu stabilito il giorno in cui la volpe sarebbe andata a trovare la cicogna.
Sedettero a tavola, mai i cibi erano preparati in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso: tutto ciò che poté fare fu leccare l'esterno del vaso, mentre la cicogna tuffava il becco nel brodo e ne tirava fuori saporitissime rane.
- Non ti piace, cara, ciò che ho preparato?
Fu così che la volpe burlona fu a sua volta presa in giro dalla cicogna. (Esopo)

Ma qual è il movente della volpe?  Forse non era poi questa grande amicizia e la volpe voleva marcare la differenza, dirle che il suo lungo becco non era poi così funzionale. E' un esempio di 'mandato paradossale'  un invito amichevole che in realtà è un gesto di inimicizia. Si applica in molte situazioni, tra grandi e piccoli tra colti ed incolti. La cicogna anche se non nota per brillante intelligenza, rende la pariglia con un gesto simmetrico. Poca cosa! Noi, quando incontriamo simili comportamento, cerchiamo di inventare un gioco più grande che includa la falsa amicizia della volpe. Questo ci fa stare bene e non ci abbassa alla meschinità della volpe. Meditate gente!

La mia foto
Napoli, NA, Italy
Maestro elementare, da undici anni coordina il Progetto Chance per il recupero della dispersione scolastica; è Presidente della ONLUS Maestri di Strada ed in questa veste ha promosso e realizzato numerosi progetti educativi rivolti a giovani emarginati.