Siamo all’8 settembre di infausta memoria e stiamo ripetendo per la dodicesima volta la stessa scena: le nomine dei docenti del progetto Chance sono rimandate di giorno in giorno.
Ma paga la Regione, stavolta non dovrebbero esserci problemi. E invece no. A quanto pare i rapporti tra Regione e Direzione Regionale sono ritornati al Gold Standard Exchange: ci si fida solo del’oro sonante. Prima manca il decreto, quando c’è il decreto serve il mandato di pagamento, quando c’è il mandato di pagamento occorre verificare che il danaro sia arrivato in cassa. Certo la Direzione Regionale ha sede nella zona orientale di Napoli che fino a qualche decina di anni fa godeva di un primato nazionale ed europeo delle cambiali in bianco: si comprava la roba a rate, la si rivendeva a sottocosto in contanti e poi non si pagavano le rate. Questo sistema casereccio è poi stato stracciato dai titoli spazzatura americani basati esattamente sullo stesso principio. Quindi il Direttore generale è giustamente malfidato.
Bisogna ritornare all’oro e ai sistemi antichi: l’oste faceva cadere la moneta sul marmo per sentire se era sonante, se non era fessa dentro per qualche abile prelievo di oro, poi la piegava tra i denti per verificare che l’oro (perfino l’argento che è meno malleabile) fosse puro. Appunto si dice danaro sonante, mentre di quello frusciante non c’è da fidarsi. Mi apprestavo scrivere una mail per consigliare questo sistema quando ho trovato in internet una fotografia del Direttore Generale che con aria compiaciuta dava l’OK al Progetto Chance davanti a una gigantesca moneta d’oro del peso di un quintale, fortunatamente garantita dal governo canadese. Quindi mi aspetto a breve le nostre nomine, anche se ho il dubbio che i rapporti tra due Istituzioni importanti dello Stato forse non dovrebbero ispirarsi a quelli che c’erano tra l’oste di una stazione di posta e viandanti che avrebbe visto una sola volta nella vita.
Invio a quanti seguono le sorti del Progetto Chance questa notizia: siamo di nuovo in piena bagarre con le istituzioni: seguo ora per ora i passi compiuti, ma niente ancora si compie. Notizie come questa servono a ridere, perché dopo i pianti non ci resta che ridere.
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